Negar

Negar

Vengo dall’Iran e vivo nei Paesi Bassi dal 2016. Durante il mio master in Arti, Cultura e Società all’Università di Utrecht, mi sono resa conto che, in quanto immigrata, la questione dell’appartenenza e del sentirsi a casa è al centro dei miei interessi personali e accademici. Nella mia tesi ho affrontato questi temi concentrandomi sulla narrazione. La narrazione – soprattutto quella personale – ha il potere di portare alla luce ciò che è nascosto e meno visibile. Ed è proprio questo il senso di Migrantour: riconoscere e riconoscere le storie non raccontate, offrendo una prospettiva diversa. Come accompagnatrice interculturale, questo è il mio obiettivo: portare le storie degli immigrati nella sfera pubblica e creare una narrazione a cui più persone con un passato di migrazione – soprattutto bambini, come mio figlio, con genitori immigrati – possano riferirsi. Essere ascoltati, essere visibili e riconosciuti è fondamentale per il senso di appartenenza. È quello che voglio, non solo per mio figlio e per la prossima generazione, ma anche per me stessa e, più in generale, per tutti i migranti.