Con l’inizio di aprile stanno partendo man mano i nuovi corsi per accompagnatori interculturali Migrantour Torino, Genova, Roma, Napoli… proposti dalle varie realtà coinvolte nel progetto europeo “NEW ROOTS – Migrantour intercultural walks building bridges for newcomers active participation”, finanziato dall’Asylum, Migration and Integration Fund dell’Unione Europea e promosso da ACRA, Oxfam Italia, Viaggi Solidali, Baština, Terra Vera, Renovar A Mouraria, CRESCER, Alter Brussels e Casba Società Cooperativa Sociale.
Anche a Milano è iniziato il medesimo corso, in questo caso nell’ambito di un progetto parallelo, dal titolo “Le nostre città invisibili” finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato da Viaggi Solidali, ACRA, Oxfam Italia, Casba Società Cooperativa Sociale, Trame di Quartiere, Amici di Sardegna ONLUS, Contatto Cooperativa Sociale ONLUS, Fondazione ISMU, Next Generation Italy, Pubblicità Progresso, Comune di Milano, Comune di Torino e Università di Bologna.
Dalle tecniche di comunicazione e narrazione alla geografia dell’abitare fino alla creazione di nuovi itinerari in città, i corsi offrono ai partecipanti gli strumenti e competenze per diventare accompagnatori interculturali delle passeggiate interculturali MIGRANTOUR, gli itinerari nei quartieri più multiculturali delle città coinvolte nei progetti, creati e condotti da cittadini di origine straniera e proposti a studenti, residenti e turisti, ormai da diversi anni (il progetto-pilota ebbe inizio proprio a Torino su iniziativa di Viaggi Solidali nel 2009 con il nome di “Torino migranda”). Ai corsi partecipano anche i “vecchi” accompagnatori interculturali di diverse nazionalità, cosiddetti “senior” per l’esperienza maturata sul campo in questi anni di attività di MIGRANTOUR, conducendo tantissime passeggiate in giro per la città, insieme ai nuovi aspiranti “ciceroni” di origine straniera che hanno risposto all’annuncio e sono stati selezionati nelle scorse settimane. L’obiettivo per tutti è migliorare la capacità di narrare la città con i propri occhi, svelando storie, racconti, memorie e tradizioni di tante persone che vengono da lontano e che oggi abitano qui e fanno di queste città italiane e non delle città interculturali dove si può conoscere il mondo “sotto casa”.
I corsi si articolano in una decina di lezioni per città, in cui la formazione in aula si alterna a laboratori pratici e visite ai principali musei cittadini o a strutture di accoglienza e vedono la partecipazione in qualità di docenti di appassionati professionisti di diversi settori, come, solo per citarne alcuni, a Torino, Pietro Cingolani, antropologo e coordinatore scientifico e ricercatore di FIERI, e Carlotta Colombatto, conservatrice del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo; a Genova, Michela Cuneo, educatrice presso l’associazione ArciRagazzi Genova ed esperta nell’insegnamento di tecniche di comunicazione non verbale mediante esercitazioni teatrali, e Andrea Torre, Direttore del Centro Studi Medì, che interverrà con un contributo sul fenomeno migratorio odierno, sulle origini dei richiedenti asilo e le motivazioni alla base dell’abbandono dei rispettivi paesi di origine o provenienza; a Roma, la regista e sceneggiatrice, Anna di Francisca, per le tecniche di comunicazione e, infine, a Milano, Mohamed Ba con una lezione sul dialogo interculturale a partire dall’autobiografia e dalle storie di vita, Alessandra Brivio, antropologa delle religioni dell’Unviersità di Milano-Bicocca, che condurrà i corsisti in un percorso antropologico teso all’identificazione delle comuni radici che legano le diverse forme di appartenenza religiosa e alla valorizzazione della differenza delle credenza, aspetto imprescindibile nella costruzione del dialogo interculturale e Gabriella Petazzoni, esperta di turismo responsabile, nonché guida turistica e docente all’Istituto Tecnico per il Turismo Claudio Varalli di Milano, che fornirà alcuni strumenti e consigli per affrontare tutte queste dinamiche, nella consapevolezza che l’esperienza di campo rappresenta la prima alleata nella gestione degli itinerari turistici.
Ed ancora a Napoli, Arnaldo Capezzuto, giornalista che terrà un laboratorio pratico: le storie hanno la straordinaria capacità di farci immedesimare negli altri. Le storie che incontriamo durante le passeggiate sono l’ingrediente più importante perché sono un modo semplice e per questo straordinario per scardinare pregiudizi e favorire l’incontro. Imparare a cercare le store, tirarle fuori dai protagonisti e poi saperle raccontare è la capacità più importante che un accompagnatore interculturale deve avere.
Da anni MIGRANTOUR accompagna studenti, residenti e turisti a conoscere queste città con gli occhi dei cittadini di origine straniera. Un vero e proprio viaggio attraverso strade, piazze e vicoli per incontrare storie e culture che vengono da lontano e oggi abitano qui, nelle nostre città. Questi corsi servono ad approfondire gli strumenti e le tecniche necessari per essere un accompagnatore interculturale MIGRANTOUR.
Per saperne di più sui corsi, da leggere anche un po’ di rassegna stampa:
Migrantour, la bellezza della città multiculturale in tour guidati da immigrati (La Repubblica_Napoli)
Napoli raccontata dai cittadini stranieri: ecco il corso di Migrantour (Il Mattino)
Buon inizio e proseguimento a tutti!!!