Dal 18 al 22 settembre 2024 a Torino si è svolto il Festival delle Migrazioni con un ricco programma di eventi artistici, incontri, dibattiti e momenti conviviali. Un Festival che parla di futuro con una narrazione diversa, forte, in grado di soverchiare lo stereotipo della paura e dell’invasione.
La Cultura può svolgere una grande funzione: creare occasioni di confronto per attenuare la paura verso i migranti e stemperare la paura di chi è immigrato nei confronti di una società che non conosce, che sovente lo rifiuta e lo discrimina. Solo le occasioni di conoscenza e di incontro fra le persone riescono ad abbattere i pregiudizi. La sfida è trovare i metodi per un confronto interculturale in cui si consideri la diversità una ricchezza e non solo un problema.
Anche noi di Migrantour eravamo presenti per dare il nostro contributo con la passeggiata a Porta Palazzo e la narrazione di Vanessa Libora, nostra accompagnatrice interculturale, perché i processi culturali che parlano di Migrazioni hanno il compito di smontare la violenza del sistema, la violenza del confine fisico e mentale, per dare significato e pratica a parole come convivenza, comunità, inclusione, sogno, visione di futuro.