Una storia di migrazioni
Parigi Città-Mondo, prima città turistica del globo, con il suo favoloso patrimonio architettonico, i suoi celebri musei, i grandi boulevard. Parigi Ville-Lumière, che nel corso dei secoli ha attirato tante persone da ogni dove come altrettante promesse di un avvenire migliore, come un firmamento di luci giunte a illuminare la capitale con la loro presenza.
Parigi ha accolto nel corso dei secoli milioni di stranieri attratti dalla speranza di un futuro migliore. Con l’avvento della rivoluzione industriale nella metà del XIX secolo, arrivarono i contadini bretoni, dell’Auvergne o della Normandia, insieme agli italiani, i belgi, gli spagnol. In epoca coloniale, poi, Parigi ha ricevuto successive migrazioni dai territori dell’Impero francese, che nel ventesimo secolo si sono intensificate con le due guerre mondiali.
Negli anni Cinquanta, furono numerosi i migranti provenienti da Algeria, Marocco, Senegal che vennero a lavorare nelle fabbriche dell’Ile de France, o i portoghesi, specializzati nell’edilizia. Negli anni ’70, arrivarono vietnamiti e cambogiani in fuga per ragioni politiche.
Le nuove generazioni nate e cresciute in Francia esigono eguaglianza di diritti, lottano contro il razzismo e la discriminazione, ma anche per il diritto al riconoscimento della loro storia dimenticata. Al tempo stesso spazio di integrazione e di esclusione, Parigi e la sua regione coltivano questa ambivalenza. Dopo centocinquant’anni d’immigrazioni, la Parigi delle diversità è un luogo dove i ricordi s’intersecano e si inventano nuove identità.
Info
Dal 2013 al 2023 il progetto Migrantour è stato sviluppato a Parigi da
Baština Voyages.
Dal 2024, a partire dall’esperienza di Migrantour Parigi, Baština Voyages ha dato vita al programma