Dove le tracce di antichi e nuovi viaggiatori si confondono
La città di Firenze ha una lunga storia di accoglienza nei confronti degli “stranieri”, che in diversi periodi si sono insediati nel capoluogo toscano contribuendo a scriverne la storia.
Mettersi sulle tracce dei tanti luoghi migranti significa guardare la città da un’angolatura diversa e stimolante che riconosce, accanto alla Basilica di Santa Maria del Fiore o del Ponte Vecchio, le tracce di quella storia minore di cui sono state protagoniste le comunità russe, polacche, anglosassoni, francesi, ebraiche, svizzere, tedesche, ma anche negli ultimi anni, le comunità iraniane, quella eritrea, e tante altre. Ne sono testimonianza viva gli edifici di culto, quali la sinagoga, la chiesa russo – ortodossa, la chiesa evangelica, gli istituti di cultura, i luoghi di ritrovo e di scambio tra i tanti ricordiamo il Caffè Paszkowski, e il Gabinetto Viesseux, fino agli esercizi commerciali che si snodano in zone quali la stazione di Santa Maria Novella, o il mercato di San Lorenzo. Oggi il dinamismo di una città che ha saputo aprirsi al mondo si rinnova con la presenza dei cittadini migranti, grazie anche al contributo di associazioni di volontariato che si occupano di accogliere e valorizzare le competenze dei cittadini stranieri presenti in città.
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A Firenze le passeggiate interculturali sono promosse da Viaggi Solidali
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