Verona sarà parte della Rete Migrantour. Il progetto finanziato dall’Otto per mille della Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi ha come partner CESTIM, Energie Sociali e Salmon’s Magazine.
A Verona la popolazione di origine migrante rappresenta il 12,5% della popolazione (dati 2022), oltre ai cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Fatta eccezione per alcuni noti razzisti, la maggior parte della cittadinanza riconosce il contributo dei migranti al tessuto produttivo. Fatica però ancora a riconoscere il loro apporto alla comunità in termini culturali. L’immagine dell’immigrato lavoratore, funzionale esclusivamente all’economia veronese, è difficile da scalfire e sono carenti i luoghi e le occasioni di scambio tra nuovi e vecchi cittadini. Perciò le passeggiate interculturali Migrantour Verona puntano a diventare queste opportunità di scambio.
12 candidati di 8 cittadinanze diverse sono stati selezionati per diventare Accompagnatori/trici Interculturali. La formazione è partita l’11 maggio con la formazione a cura di Viaggi Solidali, realizzata da Francesco Vietti, coordinatore scientifico della Rete Migrantour, e la partecipazione ad una passeggiata Migrantour a Milano, a cura di ACRA. A seguire altri incontri sulla storia dell’immigrazione ed emigrazione a Verona, e una riflessione sull’identità e la storia personale dei partecipanti.
Concludiamo questa prima parte della formazione con una passeggiata in Veronetta, uno dei quartieri con alta presenza di negozi migranti in città, e con un incontro sulla geografia e il patrimonio presente in Verona centro. La seconda parte della formazione riprenderà a settembre con la pianificazione delle passeggiate per Migrantour a Verona in diversi quartieri della città.