MIGRANTOUR: LA SFIDA AI PREGIUDIZI PARTE
DAI VICOLI DI GENOVA
Dal 2 luglio sbarca il progetto europeo che restituisce ai cittadini la propria città con un’ottica multiculturale
Di Chiara Gaddi
Gente che parte, gente che arriva. Un posto a Genova c’è quasi per tutti. Città di porto, di migranti ed emigranti, storicamente aperta alle culture diverse, terreno fertile per scambi e viaggi. Ma a perdersi nei carruggi, non sono più, come in passato, i mercanti di sete preziose o gli esploratori in cerca di ristoro: oggi, dallo stesso porto, approdano i migranti dell’America Latina e del Nord Africa. Attenzione, però, a non limitarsi ai soliti luoghi comuni! Perché in controtendenza con i titoli di giornale e i dibattiti che animano i salotti televisivi da ormai diversi mesi, è pronto a sbarcare a Genova “Migrantour, intercultural urban routes”, il progetto co-finanziato dalla Comunità Europea e sperimentato con successo (tra gli altri) a Torino, Lisbona, Parigi e Valencia.
« E’ un progetto attuale, che offre una nuova prospettiva del fenomeno migratorio in un momento di forte imbarbarimento culturale- ha commentato l’assessore alla Cultura Carla Sibilla durante la presentazione del progetto avvenuta oggi al Castello D’Albertis – Genova è la città ideale per questa iniziativa: non solo per il suo passato, ma anche per i musei di cui dispone: il Museo delle Culture del Mondo e la sezione del Galata dedicata all’emigrazione italiana.»
Con Migrantour sarà possibile andare alla scoperta del centro storico attraverso percorsi predefiniti e avvalendosi di un punto di vista completamente diverso, quello degli accompagnatori interculturali, che i vicoli, oltre a conoscerli, li vivono davvero. Originari del Senegal, del Perù o del Venezuela, sono tutti insegnanti ed educatori, che per questo progetto hanno seguito una formazione lunga sedici mesi. «Sono i “nuovi” cittadini a Genova da qualche anno o da diversi decenni che hanno la possibilità di farsi conoscere e far conoscere la propria percezione della città – aggiunge Maria Carla Italia, assessore del Municipio Centro Est – E’ un modello di accoglienza che mette in relazione delle conoscenze e crea delle occasioni e quindi, integrazione». E così i ristoranti etnici, i phone center, gli alimentari tipo piccoli bazar di Medina, non saranno più solo mere insegne da cui distogliere lo sguardo in maniera dubbiosa, ma storie da abbinare a volti con nomi e cognomi.
L’itinerario si snoderà da Piazza Principe a Piazza Don Gallo, nel centro dell’ex ghetto ebraico, passando per via Prè, la Commenda, iTruogoli di Santa Brigida e andrà alla ricerca dei segni di contaminazione nel tessuto cittadino, senza dimenticare la tradizione genovese con una sosta nella casa dei cantautori in via del Campo. Per chi vorrà, il percorso continua con la visita al Museo della Migrazione del MuMa, dove il visitatore si potrà calare nel mondo del migrante, passando dalla città al museo, legati in maniera complementare.
Nel mese di luglio (2, 9 e 16) sarà possibile provare in anteprima il percorso Migrantour partecipando a tre passeggiate gratuite che si concluderanno con la visita del Castello D’Albertis- Museo delle Culture del Mondo (con ingresso scontato a 3 euro) e un aperitivo finale in occasione dell’apertura speciale del giovedì sera. L’appuntamento è alle ore 17 in piazza del Campo (prenotazionirossellasemino@acraccs.org)
Per tutte le altre informazioni migrantour.genova@viaggisolidali.it , www.migrantour.org
http://www.goamagazine.it/migrantour-la-sfida-ai-pregiudizi-parte-dai-vicoli-di-genova/
La città vecchia raccontata dai nuovi cittadini, con le
passeggiate interculturali di Migrantour
Con Migrantour anche il turismo responsabile è a chilometro zero. Da settembre si potrà andare alla scoperta del mondo sottocasa con le passeggiate interculturali nel centro storico accompagnate da ‘esperti’ di culture lontane. Un assaggio dell’iniziativa si potrà avere nei primi tre giovedì di luglio con passeggiate gratuite, in anteprima, del percorso Migrantour grazie a un progetto finanziato dall’Unione europea
A Parigi Belleville, a Marsiglia la Joliette e il Panier, a Torino Porta Palazzo, a Genova via Pré. “Quartieri che un tempo erano ‘no go zone’e che oggi sono protagonisti degli itinerari del progetto Migrantour”, così li definisce Enrico Marletto, presidente di Viaggi solidali onlus di Torino, che nel 2010 si è fatto promotore, presso l’Unione Europea, del progetto‘Migrantour, intercultural urban routes’ (oltre alle città sopracitate partecipano Firenze, Lisbona, Milano, Roma e Valencia). L’iniziativa delle passeggiate cittadine accompagnate dai migranti nasce come progetto pilota nel 2010 a Torino da un’idea del tour operator di turismo responsabile, e nel 2014 diventa format per un progetto europeo che Viaggi Solidali realizza in collaborazione con Fondazione ACRA-CCS ed Oxfam Italia.
Le passeggiate interculturali, presentate giovedì 25 giugno al Castello d’Albertis museo delle culture del mondo, da settembre si potranno fare anche a Genova (a Torino hanno partecipato 10.000 persone in cinque anni) con un itinerario che va da Principe a piazza don Gallo, passando per la Commenda di san Giovanni di Prè, i Truogoli di santa Brigida, via Prè, via del Campo e i vicoli del Ghetto.
“Genova è il luogo ideale per questo tipo di progetti – ha commentato Carla Sibilla, assessora a cultura e turismo durante la presentazione alla stampa – la nostra città ha da sempre visto arrivi e partenze, e popolazioni diverse incontrarsi nel suo centro storico. Questo progetto, che consente di conoscere il territorio attraverso passeggiate accompagnate dai nuovi cittadini genovesi alla scoperta di quartieri interculturali e cosmopoliti svelando storie e angoli che talvolta neppure chi è nato a Genova conosce così bene, è una proposta concreta che anche qui avrà successo”.
Sibilla ha posto l’accento su come il centro storico, oltre ad ospitare buona parte dei migranti che vivono nella nostra città, abbia oggi al suo interno ben due eccellenze nel campo delle culture del mondo: il Muma-Galata museo del mare e delle migrazioni in Darsena e il Museo delle culture del mondo a Castello d’Albertis. In entrambi sono custodite testimonianze di migrazioni e culture lontane che potranno essere lette da nuove prospettive.
Nel mese di luglio (2, 9 e 16 luglio) sarà possibile provare in anteprima il percorso Migrantour partecipando a una delle tre passeggiate gratuite che si concluderanno con la visita al castello d’Albertis, per l’occasione con biglietto d’ingresso scontato a 3 euro. Il museo nei govedì d’estate è aperto fino alle 22.
Maria Carla Italia, assessora del Municipio centro est che ha patrocinato Migrantour, sottolinea che si tratta di un patrocinio non formale ma di sostanza: è nel centro civico municipale di via Prè che si sono svolti gli incontri di formazione da settembre 2014 a giugno 2015. “Il Municipio ha messo inoltre a disposizione del progetto la profonda conoscenza del territorio, che ha grazie alla rete di centri civici e associazioni. – ha sottolineato Maria Carla Italia – E’ giusto dare spazio a percorsi come quello di Migrantour, perché così come il sentimento di accoglienza si può creare solo attraverso la conoscenza, allo stesso modo l’integrazione non si realizza da sola ma ha bisogno di occasioni. E questo progetto è un’occasione importante”.
Del percorso formativo per gli accompagnatori interculturali hanno fatto parte anche gli approfondimenti sulla storia dell’emigrazione italiana, organizzati con la direzione del Mu.MA presso la mostra permanente MeM al Galata, mentre a Castello d’Albertis sono stati realizzati interventi formativi in collaborazione con i Servizi educativi e didattici del settore musei.
Gli accompagnatori interculturali genovesi sono donne e uomini che vivono in città da periodi più o meno lunghi, da un minimo di qualche anno a un massimo di diversi decenni. Fanno gli insegnanti, i mediatori culturali, gli educatori, ma soprattutto sono appassionati di viaggi e culture.
Nelle strade della città vecchia i nuovi cittadini, originari di America Latina, Africa, Russia ed Europa dell’est, sveleranno le tante culture che hanno contribuito a plasmare la complessità di Genova, passando attraverso le vite e le esperienze delle persone che oggi hanno scelto di abitarci.
Alla presentazione di Migrantour sono intervenuti Maria Camilla de Palma direttrice del Museo del castello d’Albertis, Giovanni Carosio per il Mu.ma. e Rossella Semino per Accraccs, che ha anche introdotto il video realizzato per ‘Migrantour Genova’.
Migrantour Genova di cui è capofila la Fondazione ACRA-CCS in collaborazione con Viaggi Solidali, si è sviluppato con il partenariato di Comune di Genova, assessorato legalità e diritti, cooperativa Solidarietà e lavoro, Castello D’Albertis museo delle culture del mondo, Mu.Ma-museo del mare e dell’immigrazione, Centro scuole e nuove culture, in collaborazione con l’associazione delle guide della Liguria e con il patrocinio del Municipio centro est.
25 giugno 2015
Migrantour: per guardare la città con occhi nuovi
Genova vista dal Castello D’Albertis
Un viaggio da piazza del Campo a Castello D’Albertis con 15 guide d’eccezione. Per scoprire culture e tradizioni. Il 2, il 9 e il 16 luglio e a settembre
Genova – Giovedi 25 giugno 2015
In un momento in cui la solidarietà fa a pugni con l’egoismo: tra chi scende in strada per aiutare chi ha affrontato un lungo viaggio in cerca di un futuro e chi invece chiude le frontiere e distrugge le speranze. Ecco, in questo scenario che ha visto i profughi fermi per giorni sulle spiagge di Ventimiglia, al confine con la Francia, a Genova arriva Migrantour: un viaggio nei vicoli e nelle piazze della Superba con gli occhi dei migranti, tra musei, botteghe, e culture che si fondono e arricchiscono. Un modo nuovo per vedere la città e rompere barriere e pregiudizi.
Quindici cittadini, nuovi accompagnatori interculturali, originari dell’America Latina, Africa, Russia e Europa dell’Est, residenti a Genova da anni o da decenni, dopo un corso di formazione durato circa 100 ore, scendono in strada per mostrare la città vecchia svelando le tante culture che hanno contribuito a plasmare Genova.
L’itinerario si snoda da piazza del Campo a Castello d’Albertis Museo delle culture del Mondo passando da piazza Don Gallo, con l’area del Ghetto ebraico, la Commenda di Prè eviadelcampo29rosso. Un percorso adattato alla verticalità di Genova: passando dalla strada al Museo e dal Museo alla strada. Nel mese di luglio è possibile provare in anteprima il percorso partecipando a tre passeggiate gratuite – giovedì 2,giovedì 9 e giovedì 16 luglio, partenza alle 17 da piazza del Campo – che si concluderanno con la visita al Castello d’Albertis (ingresso scontato a 3 euro) con un aperitivo finale. Oltre l’itinerario stabilito durante la passeggiata è possibile discutere con i negozianti, incontrare responsabili di associazioni, parlare di dialogo interreligioso con l’iman del centro islamico. E nel frattempo l’accompagnatore racconterà di se e della sua migrazione. Perché le differenze arricchiscono non tolgono. Infatti «la vita è l’arte dell’incontro», come dice Rossella Semino, presidente di Acra-Ccs (realtà capofila del progetto per Genova insieme a Viaggi Solidali ) citando Vinícius de Moraes.
Le passeggiate saranno un’occasione «per vedere la città con gli occhi dei migranti, per un incontro di culture e di esperienze», osserva l’assessore comunale al turismo Carla Sibilla. «E Genova è il luogo ideale per questo tipo di progetti visto il suo essere città di porto che ha visto e vede nei suoi vicoli incrociarsi popolazioni diverse», conclude.
«Accoglienza e integrazione, due parole che ripetiamo sempre», osserva l’assessore del Municipio Centro Est Maria Carla Italia. «Accoglienza è un atto del cuore che bisogna costruire – precisa – e questo progetto va in questa direzione, perché accoglie e mette in relazione delle conoscenze: e per amare bisogna conoscere. L’integrazione, poi, non può realizzarsi da sola, ma ha bisogno di occasioni, proprio come questa».
Migrantour, intercultural urban rutes è un progetto europeo che promuove passeggiate interculturali alla scoperta del mondo sotto casa con degli esperti di culture lontane: i migrantiappunto. L’iniziativa nasce come progetto pilota nel 2010 a Torino da un’idea di Viaggi Solidali,Tour Operator di turismo responsabile, e nel 2014 diventa format per un progetto europeo che Viaggi solidali ha realizzato in collaborazione con Fondazione Acra-Ccs e Oxfam Italia. E oggi, oltre la nostra città e Torino, coinvolge anche Firenze, Marsiglia, Milano, Parigi, Roma eValencia.
Migrantour Genova, è coordinata dalla fondazione Acra-Ccs in collaborazione con Viaggi Solidali, e si è sviluppata con il partenariato di Comune di Genova, Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Castello D’Albertis, Mu.Ma con il suo museo sulla migrazione, e il patrocinio delMunicipio Centro Est.
Dopo le tre passeggiate di luglio Migrantour riprende a settembre con proposte specifiche per scuole e cittadini per guardare la città da un nuovo punto di vista.
http://genova.mentelocale.it/65706-genova-migrantour-guardare-citta-occhi-nuovi/
Il centro dei riflettori restano però i nostri protagonisti, le accompagnatrici e gli accompagnatori interculturali che ci accompagnano a scoprire quei luoghi nascosti dietro l’angolo di casa, in quella via del quartiere che non capita spesso di percorrere.
Le prossime passeggiate a Genova si terranno nei seguenti giorni:
02/07/2015 con partenza alle ore 17 da Piazza del Campo, a seguire visita al museo con prezzo ridotto al Castello D’Albertis (3 euro)
09/07/2015 con partenza alle ore 17 da Piazza del Campo, a seguire visita al museo con prezzo ridotto al Castello D’Albertis (3 euro)
16/07/2015 con partenza alle ore 17 da Piazza del Campo, a seguire visita al museo con prezzo ridotto al Castello D’Albertis (3 euro)
“Migrantour” è il primo network per un turismo a km 0, da fare passeggiando nella propria città, accompagnati da uomini e donne che arrivano da lontano e che sanno presentarci con occhi diversi il luogo in cui viviamo.
Per maggiori informazioni:
Rossella Semino
cell 338 4097001
rossellasemino@acraccs.org
(è richiesta la prenotazione entro la sera precedente)