Le migrazioni internazionali si configurano sempre più come fenomeni caratterizzati da aspetti transnazionali che creano forti legami tra i diversi territori e culture, soprattutto in ambito urbano. Da queste considerazioni si è sviluppata nel 2010 l’idea di promuovere una forma di turismo responsabile a chilometro zero che veda come protagonisti concittadini che hanno vissuto nelle proprie biografie o nella storia della propria famiglia l’esperienza delle migrazione.
Questo proposito ha iniziato a concretizzarsi quando, grazie al programma “Agrobiodiversità, culture e sviluppo locale”, finanziato da IFAD (Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo) e promosso da Oxfam Italia insieme ad ACRA, a Torino si è tenuto il primo corso per “accompagnatori interculturali” promosso dalla cooperativa Viaggi Solidali, tour operator di turismo responsabile che per primo aveva maturato questa proposta. Dal 2010 migliaia di persone hanno partecipato a queste passeggiate: studenti delle scuole di ogni ordine e grado, cittadini curiosi, turisti stranieri, residenti dei quartieri, gruppi e associazioni. Visto l’interesse e il successo di questa prima fase, e il moltiplicarsi di esperienze simili in altre città, ACRA, Viaggi Solidali e Oxfam Italia hanno promosso lo sviluppo della rete europea Migrantour, un’iniziativa che permette di scoprire quartieri, piazze, mercati, luoghi di culto, associazioni e negozi attraverso le parole degli accompagnatori interculturali.
Il progetto “MygranTour: a European network of migrant driven intercultural routes to understand cultural diversity”, co-finanziato dall’Unione Europea, avviato nel Dicembre 2013 e conclusosi nel Luglio 2015, è stato promosso da Fondazione ACRA, Viaggi Solidali, Oxfam Italia, Marco Polo, Bastina Voyages, Periferies del Mon, IMVF, Renovar a Mouraria, Earth. L’intervento aveva l’obiettivo di favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera nelle città coinvolte favorendo la comprensione e il rispetto reciproci. Il protagonismo dei cittadini migranti è stato la chiave del successo dell’iniziativa, che ha visto coinvolte 5 città italiane (Torino, Milano, Genova, Firenze e Roma) e 4 europee (Marsiglia, Parigi, Valencia, Lisbona).
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