Il 18 maggio 2024, a Bergamo, si è svolta una passeggiata Migrantour davvero speciale! Durante la giornata conclusiva della 18a edizione di IFF – Integrazione Film Festival, artisti/e e registi/e internazionali hanno avuto l’opportunità di scoprire il nostro territorio e la sua realtà interculturale attraverso l’itinerario “Il Viaggio di Ulisse”, un percorso simbolico che ha permesso di esplorare luoghi multiculturalmente significativi.
IFF- Integrazione Film Festival, progetto di Cooperativa Impresa Sociale Ruah, si distingue per la sua capacità di portare al centro del dibattito temi come l’integrazione e l’incontro tra culture diverse, utilizzando il cinema come strumento per raccontare queste dinamiche. Quest’anno, dal 14 al 18 maggio, il festival ha ospitato regist/e da tutto il mondo (USA, Qatar, Croazia, Francia), presentando in concorso e fuori concorso opere che esplorano la multiculturalità, come il pluripremiato “Io Capitano” di Matteo Garrone, che ha aperto la rassegna alla presenza degli attori protagonisti Seydou Sarr, Moustapha Fall e Diallo Amath Mamadou.
Tra i vincitori della 18a edizione, il documentario “Scenes with My Father” di Biserka Suran e il cortometraggio “La Voix des Autres” di Fatima Kaci si sono distinti per la loro capacità di affrontare, in modo toccante e innovativo, le tematiche dell’integrazione.
Per concludere questa edizione del festival, è stata organizzata la passeggiata “Il Viaggio di Ulisse”, che ha permesso agli/alle ospiti del festival e ai/lle partecipanti di esplorare Bergamo con nuovi occhi. Il percorso ha toccato luoghi fondamentali per la comunità, come il Centro Culturale Islamico di Bergamo, la Chiesa del Sacro Cuore di denominazione ortodossa, e il Dormitorio Galgario, un luogo che accoglie uomini in difficoltà sociale, offrendo un concreto sostegno a chi è in condizioni di marginalità.
Questo itinerario ha permesso a/allei partecipanti di conoscere le diverse anime culturali della città e ha creato un ponte tra i temi trattati nelle opere cinematografiche e la realtà quotidiana vissuta a Bergamo, permettendo un confronto diretto con le storie di vita e migrazione che spesso restano invisibili.